Sindrome di Tourette e CM
La sindrome di Gilles de la Tourette (TS) è un disturbo neuropsichiatrico cronico comune, complesso, caratterizzato da tic motori e vocali. Causa non solo un significativo deterioramento della qualità della vita dei pazienti colpiti, ma anche costi economici significativi nei sistemi sanitari nel complesso (1, 2).
Le opzioni di trattamento per i disturbi da tic cronici (CTD) e la TS sono limitate: ad esempio in Germania l'aloperidolo è l'unico farmaco approvato per altro è gravato da importanti effetti collaterali (3). Così la maggior parte dei medici preferisce un uso off-label di altri antipsicotici come aripiprazolo e risperidone.
Tuttavia, a causa di effetti collaterali e / o mancanza di efficacia, un numero considerevole di pazienti è insoddisfatto di questo tipo di trattamento.
Le terapie comportamentali di prima linea (BT) come l'Habit Reversal Training (HRT) e Exposure with Response Prevention (ERP) non sono disponibili per la maggior parte dei pazienti, a causa della scarsa diffusione di queste tecniche terapeutiche tra gli psicoterapeuti (3, 4), inoltre non sono, sempre, completamente efficaci.
Pertanto, molti pazienti con CTD sono alla ricerca di medicine alternative inclusa l'automedicazione con cannabis (5).
Fino ad oggi erano disponibili solo un piccolo numero di studi (tutti insieme comprendenti circa 200 pazienti) a sostegno dell’efficacia e sicurezza di farmaci a base di cannabis per chi soffre di TS. (Negli studi precedenti erano stati usati anche: il delta-9-tetraidrocannabinolo puro (THC, dronabinolo), diversi estratti di cannabis e cannabis fiori).
È interessante notare che nella maggior parte di questi studi non viene riportata solo una riduzione del tic, ma anche un miglioramento di un ampio spettro di comorbidità psichiatriche tra cui disturbo da deficit di attenzione / iperattività (ADHD), disturbo ossessivo compulsivo (DOC), depressione, ansia, attacchi di rabbia, disturbi del sonno e comportamenti autolesionistici. Di conseguenza vi erano stati significativi miglioramenti della qualità della vita dei pazienti.
La possibilità che la CM posa essere utile nei disturbi in comorbidità si verifica anche in altri disturbi.
Nei Disturbi dello Spettro Autistico i vantaggi dell'uso della CM sono legati al miglioramento che si ottiene nei disturbi in comorbilità ed anche nelle epilessie gravi (Dravet, Lennox Gatuad, ecc.) la CM determina un'importantissima riduzione delle crisi epilettiche ma anche un significativo miglioramento dell’umore e della qualità della vita nel complesso.
La cosa più interessante è che in alcuni di questi casi, inoltre, viene descritto un miglioramento degli impulsi che procedono il verificarsi di un tic (6).
In due studi randomizzati controllati (inclusi rispettivamente 12 e 24 pazienti) è stato utilizzato THC puro, l'ingrediente più psicoattivo della cannabis. Secondo questi studi, il THC ha determinato una riduzione dei tic ed è stato ben tollerato senza causare gravi eventi avversi o compromissione neuropsicologica rilevante (7, 8).
Lo studio di
Ewgeni Jakubovsk et al. (2020) mira a esaminare ulteriormente l'efficacia e la sicurezza dei medicinali a base di cannabis nei pazienti con CTD. Gli autori ricordano che quando è stato progettato lo studio, gli unici farmaci a base di cannabis che potevano essere teoricamente utilizzati negli studi clinici in Germania erano il THC puro, il nabilone sintetico analogo al THC, i fiori di cannabis e l'estratto di cannabis nabiximols. Gli autori hanno deciso di utilizzare nabiximols, un estratto vegetale di Cannabis sativa L. che contiene THC e cannabidiolo (CBD) in un rapporto 1: 1, per i seguenti motivi: (i) nabiximols era l'unico a base di cannabis con licenza ufficiale medicina in Germania (dal 2010 autorizzato per il trattamento della spasticità nella sclerosi multipla) (9),
(ii) rispetto al THC puro, si può presumere che i nabiximols - secondo il cosiddetto effetto entourage - non solo sia più efficace [poiché Il CBD possiede i suoi effetti (10)], ma anche meglio tollerato [poiché la co-somministrazione di CBD mitiga gli effetti psicotropi indesiderati del THC (11)] e (iii) semplicità e sicurezza di utilizzo.
Infine, GW Pharma Ltd. ha gentilmente accettato di offrire nabiximols e placebo come prodotto medico sperimentale (IMP) per lo studio.
L'introduzione di una prescrizione di fiori di cannabis in Germania nel 2017 è stata accompagnata da un dibattito intenso e controverso sul fatto che il trattamento con medicinali a base di cannabis possa avere un impatto negativo sulla capacità di guida dei pazienti e se ai pazienti debba essere consentito di guidare un'auto. Mentre nel caso dell'uso ricreativo della cannabis, la guida di un'auto non è generalmente consentita fintanto che i test THC sono positivi, il governo tedesco ha affermato che al contrario i farmaci a base di cannabis - se prescritti e controllati da un medico - dovrebbero essere trattati in modo comparabile ad altri farmaci psicoattivi (12). Ciò implica che il soggetto è responsabile dell'autovalutazione accurata della propria capacità di guida prima di utilizzare un veicolo. Per quanto riguarda i nabiximoli, è stato dimostrato che la capacità di guidare non è compromessa nei pazienti con sclerosi multipla (13, 14). Tuttavia, nei pazienti con TS finora è stato pubblicato solo un singolo caso di studio che riportava un miglioramento della capacità di guida del paziente dopo il trattamento con THC (15).
Per aumentare le nostre attuali conoscenze sugli effetti dei medicinali a base di cannabis sulla capacità di guida in particolare nei pazienti con TS, nella ricerca è previsto di eseguire test di capacità di guida prima e dopo il trattamento con nabiximols.
Questo è uno studio multicentro randomizzato in doppio cieco controllato con placebo / nabiximols.
Sono inclusi 96 pazienti adulti in sei grandi centri specializzati in TS in tutta la Germania. Durante e dopo il trattamento verranno valutati gli effetti dei nabiximols su tic, comorbidità e capacità di guida dei pazienti, nonché gli eventi avversi.
Implicazioni cliniche
Questo sarà il primo studio clinico controllato di buona potenza che studierà l'efficacia e la sicurezza dei nabiximols in pazienti con TS / CMT. Pertanto, questo studio non è solo il primo grande studio controllato su pazienti con disturbi da tic che utilizzano un medicinale a base di cannabis, ma anche il primo grande studio controllato su un disturbo del movimento (ipercinetico) in generale.
Poiché valuteremo anche gli effetti dei nabiximols su una varietà di sintomi psichiatrici (inclusi ADHD, DOC, depressione e ansia), questo studio fornirà dati urgentemente necessari sul potenziale uso di medicinali a base di cannabis in queste condizioni (33). Questo studio sarà di enorme rilevanza economico-sanitaria, perché un numero considerevole di pazienti con TS / CMT (ma anche altre malattie psichiatriche come l'ADHD) utilizza la cannabis come automedicazione. Tuttavia, l'attuale base di dati è debole e, pertanto, la maggior parte dei medici non consiglia i medicinali a base di cannabis per i propri pazienti. Infine, questo studio affronterà un'importante questione pratica, se il trattamento con nabiximols altera la capacità di guida nei pazienti con TS / CMT. Ipotizziamo che i nabiximols saranno efficaci non solo nel trattamento dei tic, ma anche in un ampio spettro di comorbidità psichiatriche migliorando la qualità della vita dei pazienti. Di conseguenza, ci aspettiamo che la capacità di guida dei pazienti non venga peggiorata dal trattamento con nabiximols. Se queste ipotesi devono essere dimostrate corrette, nabiximols sarebbe una valida alternativa terapeutica nei pazienti adulti con TS / CMT altrimenti resistente al trattamento.
Meccanismi sottostanti Diverse linee di evidenza suggeriscono un'ipotesi dopaminergica nella ST. Più precisamente, si presume che uno squilibrio nel tonico presinaptico e nella dopamina fasica sia alla base della fisiopatologia dei tic. Tuttavia, ci sono anche prove di un coinvolgimento di altri sistemi neurotrasmettitori e le alterazioni nel sistema dopaminergico non possono spiegare l'ampio spettro di comorbidità psichiatriche osservate nella maggior parte dei pazienti con TS. In alternativa all'ipotesi dopaminergica, si può ipotizzare che la TS sia causata da una disfunzione del sistema endocannabinoide (ECS), poiché l'ECS è il più importante sistema neuromodulatorio del cervello. In linea con questa ipotesi, sono stati riportati cambiamenti nei livelli di endocannabinoidi nel liquido cerebrospinale (CSF) (34). Tuttavia, sulla base della complessa interazione tra il sistema endocannabinoide e il sistema dopaminergico, si può anche ipotizzare che la stimolazione dell'ECS mediante l'uso di esocannabinoidi possa attenuare l'iperinnervazione dopaminergica.
Ewgeni Jakubovsk et al. (2020) sulla base dei risultati favorevoli documentati da studi di ammalati di TS che hanno utilizzato la CM e da due piccoli studi randomizzati controllati che utilizzano delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), hanno ipotizzato e su questa ipotesi hanno realizzato uno studio di grande valore, che il nabiximol, (spray estratto da cannabis CBD:THC 1:1), possa essere considerato una nuova e promettente strategia di trattamento sicuro nella TS. Lo studio multicentrico ha coinvolto 96 pazienti. Il risultato della ricerca è in pubblicazione.
Gli autori sostengono che non solo si verifica una chiara riduzione dei TIC ma usualmente, si osservano miglioramenti anche nei disturbi in comorbilità.
Per come è stata costruita la ricerca potrebbe essere conclusiva rispetto ai dubbi e preoccupazioni che gli studi precedenti hanno lasciato. Non solo ma potrebbe aiutare a capire se l'uso della CM nel TS può rappresentare un impedimento alla guida per i patentati.
Sappiamo che in diversi paesi si può guidare dopo 3-4 ore (a seconda dei paesi) dall'ultima assunzione di cannabis. In Italia dopo 24 ore. In Germania la CM viene assimilata agli psicofarmaci e di conseguenza è sotto la responsabilità personale riconoscere di non essere impediti alla guida oppure di esserlo perchè alterati nella propria reattività e lucidità.
Articolo Front Psychiatry . 2020 Nov 26;11:575826. doi: 10.3389/fpsyt.2020.575826. eCollection 2020.
The CANNA-TICS Study Protocol: A Randomized Multi-Center Double-Blind Placebo Controlled Trial to Demonstrate the Efficacy and Safety of Nabiximols in the Treatment of Adults With Chronic Tic Disorders
Ewgeni Jakubovski
1
, Anna Pisarenko
1
, Carolin Fremer
1
, Martina Haas
1
, Marcus May
2
, Carsten Schumacher
2
, Christoph Schindler
2
3
, Sebastian Häckl
4
, Lukas Aguirre Davila
4
5
, Armin Koch
4
, Alexander Brunnauer
6
7
, Camelia Lucia Cimpianu
7
, Beat Lutz
8
, Laura Bindila
8
, Kirsten Müller-Vahl
1
Dal web informazioni
Dal sito: dell'Associazione Pazienti Cannabis Medica ODV che nasce nell'aprile 2019 dall'esperienza maturata in precedenti associazioni per tutelare i DIRITTI dei malati in modo più serio ed istituzionale.
https://www.pazienticannabismedica.org/post/la-cannabis-medica-%C3%A8-la-risposta-al-trattamento-dei-tic-motori-nei-tourette
Spazio dedicato al disturbo di tourette, riporto solo alcune informazioni e raccomando di visitare il sito che contiene molte altre osservazioni su numerosi disturboi che possono avvantaggiarsi con la CM.
......................................................................................
dal sito:
Nel 1999, è stato condotto uno studio aperto che ha dimostrato che l'uso di una singola dose di THC non solo ha ridotto l'intensità dei tic di un paziente del 70%, ma ha anche fermato la coprolalia di questo paziente, ha stabilizzato il controllo degli impulsi, ha contribuito a migliorare la concentrazione e ha rallentato l'impulso di tic. Un altro paziente ha scoperto che l'assunzione di cannabis insieme ai loro farmaci da prescrizione ha migliorato le sue condizioni meglio di quanto non facesse da solo. Durante questo periodo di prova è stato scoperto che l'uso della cannabis ha contribuito ad aumentare la concentrazione e la capacità di concentrazione di diversi pazienti. È stato anche dimostrato che l'uso del THC aiuta ad aumentare l'efficacia dei farmaci che bloccano i recettori della dopamina, riducendo così il numero e la gravità dei tic sperimentati da un numero di pazienti. I pazienti a cui era stato diagnosticato l'OCB o un comportamento ossessivo-compulsivo hanno riportato un significativo miglioramento dei sintomi correlati a questa condizione quando si utilizzavano la cannabis per aiutare a curare la sindrome di Tourette. (7) Altri miglioramenti rilevati dai partecipanti allo studio includono:
Miglioramento della qualità della vita
Riduzione degli impulsi di tic (questo è importante perché gli attuali trattamenti farmacologici possono ridurre il tic stesso ma non l'impulso)
Minore compromissione globale (in che modo la condizione influisce sul loro funzionamento psicologico, sociale e professionale) (8)
I pazienti che usano una combinazione di THC e CBD possono sperimentare una riduzione più significativa della frequenza e della gravità dei tic a causa dell'effetto entourage.Il CBD modera gli effetti psicoattivi del THC e aiuta con insonnia, ansia, aggressività e altri fattori scatenanti che stimolano i tic. Può anche aiutare a moderare i fattori che influenzano l'intensità dei tic in alcuni pazienti.(9)
Un altro studio ha scoperto che tra i pazienti che usano la cannabis per la sindrome di Tourette, quelli che l'hanno vaporizzata o hanno usato altre forme di inalazione hanno riportato un miglioramento significativamente maggiore dei loro sintomi rispetto a quelli che usano altre forme di cannabis tra cui THC o THC / CBD tra cui spray orali, oli, e tinture. Ciò è probabilmente dovuto al metabolismo di primo passaggio e all'effetto entourage. Quando è stato intervistato dopo lo studio, l'82% dei pazienti che avevano provato la cannabis ha riportato un miglioramento dei sintomi. (10)
La sindrome di Tourette è una condizione permanente con sintomi che vanno e vengono. Molte persone con questa malattia imparano a gestire i loro sintomi per condurre una vita produttiva e soddisfacente. Mentre non esiste una cura per la sindrome di Tourette, la capacità della cannabis medica di interagire con il sistema endocannabinoide e di lavorare per ridurre al minimo gli effetti di questa condizione offre un vantaggio significativo rispetto ad altre opzioni di trattamento.
https://www.pazienticannabismedica.org/post/la-cannabis-medica-%C3%A8-la-risposta-al-trattamento-dei-tic-motori-nei-tourette
Biblio delle info riportate
7 https://www.researchgate.net/publication/233787991_Treatment_of_Tourette_Syndrome_with_Cannabinoids
8 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5447929/
9 https://growersnetwork.org/cultivation-resources/marijuana-tourette-syndrome-cannabis-therapy-treatment/
10 https://growersnetwork.org/cultivation-resources/marijuana-tourette-syndrome-cannabis-therapy-treatment/
L’uso della cannabis nella sindrome di Tourette
Pubblicato da
Centro Tourette e Sindromi Correlate
http://www.centrotourette.it/luso-della-cannabis-nella-sindrome-di-tourette/
In questo caso si avanzano
dubbi
sull'utilizzo. Riporto le considerazioni conclusive e le motivazioni che lasciano i due autori incerti nella valutazione di vantaggi / svantaggi della CM nel disturbo di Tourette. Segue un breve commento relativo agli svantaggi.
Considerazioni conclusive
In conclusione, la cannabis induce effetti potenzialmente dannosi a carico del sistema nervoso centrale a fronte di effetti terapeutici documentati in letteratura ma che sembrano essere legati molto verosimilmente allo stato di rilassamento e tranquillità che essa induce. A nostro avviso diventa quindi necessario, prima di passare ad un uso farmacologico della Cannabis sulla sindrome di Tourette, aumentare le nostre conoscenze scientifiche al fine di comprendere quali siano gli effetti reali della cannabis sui circuiti cerebrali colpiti dalla sindrome di Tourette, valutandone con maggiore precisione i parametri terapeutici in modo da aumentarne i benefici limitandone però i concomitanti effetti dannosi sul sistema cognitivo. Non vanno dimenticati per finire alcuni altri importanti aspetti:
1. Nella pratica clinica sono ben conosciuti i meccanismi di dipendenza da cannabis, un fenomeno molto importante e che va sempre considerato nella scelta di un trattamento e che interessa anche altre famiglie di composti ad azione terapeutica, quali per esempio le benzodiazepine.
2. A tutt’oggi, al di là delle numerose pubblicazioni sulla cannabis, mancano degli studi strutturati sotto forma di veri e propri trial clinici. Questi trial sono essenziali quando si voglia valutare in modo statisticamente accettabile l’efficacia e i potenziali effetti dannosi di un qualunque trattamento, una prassi consolidata e che viene applicata da decenni a tutti composti farmacologici, prima della loro immissione in commercio.
3. Le procedure da rispettare per ottenere “legalmente” la cannabis FM2 e FM1 non sono semplici e passano attraverso una serie di tappe ben precise che devono essere rispettate. Questo processo mette spesso in difficoltà i soggetti Tourettiani che per definizione hanno un difficile controllo degli impulsi e una bassa compliance al trattamento farmacologico. Questa condizione li porta di frequente a sviluppare comportamenti trasgressivi che passano talvolta per il mancato rispetto delle leggi e delle norme e che possono portare a condizioni di abuso cronico incontrollato con peggioramento della sintomatologia clinica.
4. L’uso illegale di cannabis porta ad un consumo di cannabinoidi senza un adeguato controllo di qualità. Purtroppo la gamma di composti illegali che possono essere assunti e che presentano una composizione molto variabile, non solo relativamente al contenuto di THC e CBD, ma anche quello delle altre molecole attive, alcune delle quali molto verosimilmente tossiche, complica tutte le problematiche legate all’uso della cannabis ed espone i pazienti Tourettiani ad importanti rischi per la salute.
5. I dati disponibili in letteratura sull’utilizzo terapeutico della cannabis nella sindrome di Tourette sono ancora troppo scarsi per arrivare a conclusioni certe. Come sempre, è fondamentale analizzare con attenzione e con spirito critico quanto pubblicato in letteratura, in modo da filtrare in modo obiettivo e senza pregiudizi supposti effetti benefici e/o nocivi della cannabis, come per un qualunque altro composto ad azione farmacologica, sia in tempi brevi che sul lungo periodo.
La nostra raccomandazione è quindi di applicare una grande cautela relativamente all’uso della cannabis nella sindrome di Tourette che deve essere comunque essere sempre somministrata in modo controllato sotto la guida di un medico specialista, nel rispetto di tutte le leggi e regolamenti vigenti, visto che: 1) essa può indurre effetti collaterali inattesi e molto significativi per quanto riguarda importanti funzioni cognitive; 2) i suoi effetti potenzialmente benefici possono essere transitori e comunque ottenibili in modo certo e controllato utilizzando altri farmaci disponibili in commercio e meglio caratterizzati dal punto di vista del beneficio e del rischio terapeutico.
Mauro Porta – Neurologo
Antonio Malgaroli – Psichiatra-Neurofisiologo
Commento personale
1) Per il problema del CUD ovvero dipendenza da CM: sappiamo che la dipendenza da sostanze è un problema che riguarda la personalità. In questo senso possono esserci diversi indicatori che aiutano nella valutazione della prescrizione così come viene fatto anche per i farmaci tradizionali. A questo proposito sappiamo che i farmaci più utilizzati non sono assenti da effetti collaterali importanti e che possono essere mal tollerati proprio per gli effetti collaterali.
2) Sono in pubblicazione articoli che potrebbero fare chiarezza rispetto ai vantaggi svantaggi così come riportato nell'articolo sopra.
Al momento la CM non può essere la prima scelta terapeutica ma considerando che fino ad oggi sulla CM hanno pesato divieti e le ricerche risentivano di questo adesso che le ricerche incominciano ad essere numerose e si conoscono maggiormente gli endocannabinoidi ed il sistema endocannabinoide si stanno aprendo notevoli possibilità di cura. In particolare l'osservazione che la CM lavorando sul sistema endocannabinoide potrebbe andare al cuore del problema visto che tra le cause si incomincia a prendere in considerazione la possibilità che vi sia un deficit del sistema endocannabinoide alla base della Tourette. Si è evidenziato anche che i recettori EC1 sono numerosi nelle aree cerebrali che sarebbero implicate nelle genesi della malattia di Tourette.
3) le procedure, i costi e la possibile mancanza di CM in effetti sono un limite all'utilizzo o almeno lo rendono insicuro. Possiamo sperare che a livello nazionale e regionale si trovino soluzioni. Ci sono già numerose persone con Tourette, anche in Italia, che stanno utilizzando vantaggiosamente la CM.
4) L'acquisto "per strada" di cannabis è da sconsigliare naturalmente per tante ragioni. Speriamo al più presto che vi sia una legge che la legalizzi così da superare le attuali difficoltà.
In ogni caso il punto 3 e 4 riportano la fotografia di una sistuazione sociopolitica da risolvere ma nulla che ostacoli l'utilizzo clinico, non sono in sostanza valutazioni rispetto a vantaggi e controindicazioni.
5) relativamente a :
1) essa può indurre effetti collaterali inattesi e molto significativi per quanto riguarda importanti funzioni cognitive;
2) i suoi effetti potenzialmente benefici possono essere transitori e comunque ottenibili in modo certo e controllato utilizzando altri farmaci disponibili in commercio e meglio caratterizzati dal punto di vista del beneficio e del rischio terapeutico.
Per gli effetti collaterali cognitivi: sappiamo che sono transitori in ogni caso (anche nell'uso ludico), inoltre, nell'uso terapetico, si mira alla tolleranza di alcuni effetti che possono essere anche evitati se la titolazione è graduale.
Il suggerimento di procedere con cautela è sicuramente utile, rimane il fatto che sappiamo come non sempre i farmaci tradizionali (neurolettici atipici o tipici) siano tollerati od efficaci. Inoltre gli effetti collaterali immediati ed a lungo termine dei neurolettici non sono per niente tranquillizzanti.
Kalapa Clinic è stata fondata nel 2014 come prima consultazione per il co-trattamento a base di cannabinoidi. Il direttore medico dell Kalapa Clinic, il Dr. Mariano Garcia de Palau, è stato coinvolto nella ricerca degli effetti terapeutici della cannabis per più di 15 anni, da quando ha consigliato numerosi pazienti. Indirizzo: Carrer Gran de Gràcia, 15, 08012 Barcelona, Spagna
KALAPA Il primo studio di consulenza medica in Europa specializzato in cannabis medica. Piattaforma pionieristica a livello europeo in terapie alternative con cannabis medicinale
L’azione dei cannabinoidi per alleviare alcuni sintomi della sindrome di Tourette
In contrasto con i farmaci tradizionali, studi che utilizzano i cannabinoidi per i trattamenti hanno dimostrato il loro grande potere di azione nel mitigare i sintomi relazionati a movimenti involontari, problemi muscolari, problemi metabolici, depressione ed altri.
Inoltre, altri studi dimostrano che vi è un’evidenza scientifica che indica che i cannabinoidi hanno un valore terapeutico in alcuni disturbi associati al movimento grazie a una riduzione della discinesia e ad alcune forme di tremore e distonia indotta da L-dopa nel morbo di Parkinson. I cannabinoidi potrebbero anche contribuire alla riduzione dei tic nella sindrome di Tourette e migliorare le sindromi parkinsoniane ipocinetiche. [1]
Infine, uno studio pilota condotto dal Dipartimento di Psichiatria Clinica e Psicoterapia in Germania comprendeva 12 adulti con TS che hanno mostrato un significativo miglioramento dei tic (p = 0,015), comportamento ossessivo compulsivo OCB (p = 0.041), tic motori complessi (ad es = 0,015), tic motori (p = 0,065), tic motori semplici (TSSL, p = 0,093), e tic vocali (p = 0,093) quando introdotti alla cannabis. Si è evinto che: “I risultati di questo studio consigliano che una singola dose di Delta (9) -THC sia efficace e sicura nel trattamento dei tic e OCB nella sindrome di Tourette. È dimostrato che gli effetti clinici sono causati da 11-OH-THC perché c’era una correlazione significativa tra il miglioramento tic e la concentrazione plasmatica massima di 11-OH-THC “. [2]
https://www.kalapa-clinic.com/it/patologie/sindrome-di-tourette-cannabis-terapeutica/
Bibliografia riportata nell'articolo
Bibliografia sulla sindrome di Tourette e l’uso di cannabis medicinale
1] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10627163
[2] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11951146
Notizie scientifiche.it
https://notiziescientifiche.it/cannabis-medicinale-per-trattare-della-sindrome-di-tourette/
........................................
Un gruppo di ricercatori dell’università di Sydney, in collaborazione con il Wesley Medical Research di Brisbane, sta tentando proprio di indagare se la cannabis può essere utilizzata per trattare le persone con sindrome di Tourette. Le sperimentazioni avverranno su vari partecipanti, ad alcuni dei quali verrà somministrata cannabis terapeutica mentre ad altre sostanze placebo.
Iain McGregor, direttore della Lambert Initiative for Cannabinoid Therapeutics presso l’università di Sydney, afferma che, benché esistano già prove riguardo a soluzioni efficaci per il trattamento della sindrome di Tourette con i cannabinoidi, uno studio come questo, rigoroso, metodologicamente corretto ed eseguito direttamente sui pazienti, potrebbe comunque avere un impatto importante.
Non si tratta in ogni caso di una soluzione per la cura della sindrome di Tourette (attualmente non esiste una cura conosciuta) ma più che altro un metodo per contrastare i tic che rappresentano uno dei problemi principali di questa patologia e che per molti pazienti possono inibire e rendere difficoltosa anche la vita quotidiana.
I farmaci esistenti attualmente per la riduzione o il contrasto ai tic hanno vari effetti collaterali negativi, come aumento di sonnolenza, depressione e peso. I ricercatori sperano dunque che una soluzione a base di cannabinoidi possa essere più efficiente in tal senso.
Nei test la cannabis che verrà utilizzata conterrà una miscela di cannabidiolo (CBD) e tetraidrocannabinolo (THC), due principi attivi che derivano proprio dalla pianta di cannabis.
Fonti e approfondimenti
Can medicinal cannabis treat the tics in Tourette syndrome? – The University of Sydney (IA)
Bibliografia articolo esteso
1. Dodel I, Reese JP, Müller N, Münchau A, Balzer-Geldsetzer M, Wasem J, et al. Cost of illness in patients with Gilles de la Tourette's syndrome. J Neurol. (2010) 257:1055–61. doi: 10.1007/s00415-010-5458-y
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
2. Muller-Vahl K, Dodel I, Muller N, Munchau A, Reese JP, Balzer-Geldsetzer M, et al. Health-related quality of life in patients with Gilles de la Tourette's syndrome. Mov Disord. (2010) 25:309–14. doi: 10.1002/mds.22900
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
3. Roessner V, Plessen KJ, Rothenberger A, Ludolph AG, Rizzo R, Skov L, et al. European clinical guidelines for Tourette syndrome and other tic disorders. Part II: pharmacological treatment. Eur Child Adolesc Psychiatr. (2011) 20:173–96. doi: 10.1007/s00787-011-0163-7
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
4. Verdellen CW, Van De Griendt J, Hartmann A, Murphy T. European clinical guidelines for Tourette syndrome and other tic disorders. Part III: behavioural and psychosocial interventions. Eur Child Adolesc Psychiatr. (2011) 20:197–207. doi: 10.1007/s00787-011-0167-3
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
5. Kompoliti K, Fan W, Leurgans S. Complementary and alternative medicine use in Gilles de la Tourette syndrome. Mov Disord. (2009) 24:2015–9. doi: 10.1002/mds.22724
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
6. Szejko N, Jakubovski E, Müller-Vahl K. Possible role of the endocannabinoid system in tourette syndrome. In: Costain WJ, editor. Recent Advances in Cannabinoid Research. London, UK: IntechOpen (2018). doi: 10.5772/intechopen.79895
CrossRef Full Text |
Google Scholar
7. Muller-Vahl KR, Koblenz A, Jobges M, Kolbe H, Emrich HM, Schneider U. Influence of treatment of Tourette syndrome with delta9-tetrahydrocannabinol (delta9-THC) on neuropsychological performance. Pharmacopsychiatry. (2001) 34:19–24. doi: 10.1055/s-2001-15191
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
8. Muller-Vahl KR, Schneider U, Prevedel H, Theloe K, Kolbe H, Daldrup T, et al. Delta 9-tetrahydrocannabinol (THC) is effective in the treatment of tics in Tourette syndrome: a 6-week randomized trial. J Clin Psychiatr. (2003) 64:459–65. doi: 10.4088/JCP.v64n0417
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
9. Grotenhermen F, Muller-Vahl K. The therapeutic potential of cannabis and cannabinoids. Dtsch Arztebl Int. (2012) 109:495–501. doi: 10.3238/arztebl.2012.0495
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
10. Morgan CJ, Curran HV. Effects of cannabidiol on schizophrenia-like symptoms in people who use cannabis. Br J Psychiatr. (2008) 192:306–7. doi: 10.1192/bjp.bp.107.046649
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
11. Morgan CJ, Schafer G, Freeman TP, Curran HV. Impact of cannabidiol on the acute memory and psychotomimetic effects of smoked cannabis: naturalistic study: naturalistic study [corrected]. Br J Psychiatr. (2010) 197:285–90. doi: 10.1192/bjp.bp.110.077503
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
12. Bundesregierung. Antwort der Bundesregierung auf die Kleine Anfrage der Abgeordneten Frank Tempel, Ulla Jelpke, Jan Korte, Dr. Petra Sitte und der Fraktion DIE LINKE. – Drucksache 18/11485 – Cannabismedizin und Straßenverkehr (Köln: Bundesanzeiger Verlag GmbH) (2017).
13. Freidel M, Tiel-Wilck K, Schreiber H, Prechtl A, Essner U, Lang M. Drug-resistant MS spasticity treatment with Sativex[(R)] add-on and driving ability. Acta Neurol Scand. (2015) 131:9–16. doi: 10.1111/ane.12287
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
14. Celius EG, Vila C. The influence of THC:CBD oromucosal spray on driving ability in patients with multiple sclerosis-related spasticity. Brain Behav. (2018) 8:e00962. doi: 10.1002/brb3.962
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
15. Brunnauer A, Segmiller FM, Volkamer T, Laux G, Muller N, Dehning S. Cannabinoids improve driving ability in a Tourette's patient. Psychiatr Res. (2011) 190:382. doi: 10.1016/j.psychres.2011.05.033
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
16. Leckman JF, Riddle MA, Hardin MT, Ort SI, Swartz KL, Stevenson J, et al. The yale global tic severity scale: initial testing of a clinician-rated scale of tic severity. JAAC J Am Acad Child Adolesc Psychiatr. (1989) 28:566–73. doi: 10.1097/00004583-198907000-00015
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
17. Goetz CG, Pappert EJ, Louis ED, Raman R, Leurgans S. Advantages of a modified scoring method for the rush video-based tic rating scale. Movement Disord. (1999) 14:502–6. doi: 10.1002/1531-8257(199905)14:3<502::AID-MDS1020>3.0.CO;2-G
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
18. Chang S, Himle MB, Tucker BT, Woods DW, Piacentini J. Initial psychometric properties of a brief parent-report instrument for assessing tic severity in children with chronic tic disorders. Child Family Behav Therap. (2009) 31:181–91. doi: 10.1080/07317100903099100
CrossRef Full Text |
Google Scholar
19. Woods DW, Piacentini J, Himle MB, Chang S. Premonitory urge for tics scale (PUTS): initial psychometric results and examination of the premonitory urge phenomenon in youths with Tic disorders. J Dev Behav Pediatr. (2005) 26:397–403. doi: 10.1097/00004703-200512000-00001
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
20. Beck AT. An inventory for measuring depression. Arch Gen Psychiatr. (1961) 4:561–71. doi: 10.1001/archpsyc.1961.01710120031004
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
21. Beck AT, Epstein N, Brown G, Steer RA. An inventory for measuring clinical anxiety: psychometric properties. J Consult Clini Psychol. (1988) 56:893. doi: 10.1037/0022-006X.56.6.893
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
22. Conners CK, Erhardt D, Sparrow EP. Conners' Adult ADHD Rating Scales (CAARS): Technical Manual. North Tonawanda, NY: Multi-Health Systems Inc (1999).
23. Ward MF. The Wender Utah Rating Scale: an aid in the retrospective diagnosis of childhood attention deficit hyperactivity disorder. Am J Psychiatr. (1993) 150:885. doi: 10.1176/ajp.150.6.885
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
24. Goodman WK, Price LH, Rasmussen SA, Mazure C, Delgado P, Heninger GR, et al. The yale-brown obsessive compulsive scale: II. Validity Arch Gene Psychiatr. (1989) 46:1012–6. doi: 10.1001/archpsyc.1989.01810110054008
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
25. Goodman WK, Price LH, Rasmussen SA, Mazure C, Fleischmann RL, Hill CL, et al. The Yale-Brown obsessive compulsive scale: I. Development, use, and reliability. Arch Gene Psychiatr. (1989) 46:1006–11. doi: 10.1001/archpsyc.1989.01810110048007
CrossRef Full Text |
Google Scholar
26. Muller-Vahl KR, Kayser L, Pisarenko A, Haas M, Psathakis N, Palm L, et al. The Rage Attack Questionnaire-Revised (RAQ-R): assessing rage attacks in adults with tourette syndrome. Front Psychiatr. (2019) 10:956. doi: 10.3389/fpsyt.2019.00956
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
27. Kovaleva A, Beierlein C, Kemper C, Rammstedt B. Eine Kurzskala zur Messung von Impulsivität Nach Dem UPPS-Ansatz: Die Skala Impulsives-Verhalten-8 (I-8). Mannheim: Gesis (2012).
Google Scholar
28. Buysse DJ, Reynolds CF, Monk TH, Berman SR, Kupfer DJ. The pittsburgh sleep quality index: a new instrument for psychiatric practice and research. Psychiatr Res. (1989) 28:193–213. doi: 10.1016/0165-1781(89)90047-4
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
29. Guy W. Clinical Global Impression Scales (CGI). ECDEU Assessment Manual for Psychopharmacology. Washington, DC: Department of Health, Education, and Welfare (1976). doi: 10.1037/e591322011-001
CrossRef Full Text |
Google Scholar
30. Cavanna AE, Schrag A, Morley D, Orth M, Robertson M, Joyce E, et al. The Gilles de la Tourette syndrome–quality of life scale (GTS-QOL): development and validation. Neurology. (2008) 71:1410–6. doi: 10.1212/01.wnl.0000327890.02893.61
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
31. Ware JE, Kosinski M, Keller SD. A 12-Item short-form health survey: construction of scales and preliminary tests of reliability and validity. Med Care. (1996) 220–33. doi: 10.1097/00005650-199603000-00003
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
32. Posner K, Brent D, Lucas C, Gould M, Stanley B, Brown G, et al. Columbia-Suicide Severity Rating Scale (C-SSRS). New York, NY: Columbia University Medical Center (2008). doi: 10.1037/t52667-000
CrossRef Full Text |
Google Scholar
33. Black N, Stockings E, Campbell G, Tran LT, Zagic D, Hall WD, et al. Cannabinoids for the treatment of mental disorders and symptoms of mental disorders: a systematic review and meta-analysis. Lancet Psychiatr. (2019) 6:995–1010. doi: 10.1016/S2215-0366(19)30401-8
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar
34. Müller-Vahl KR, Bindila L, Lutz B, Musshoff F, Skripuletz T, Baumgaertel C, et al. Cerebrospinal fluid endocannabinoid levels in Gilles de la Tourette syndrome. Neuropsychopharmacology. (2020) 45:1323–9. doi: 10.1038/s41386-020-0671-6
PubMed Abstract |
CrossRef Full Text |
Google Scholar